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TEA e proprietà intellettuale: una nuova frontiera per il biotech europeo

L'immagine raffigura una spiga di mais

Le Tecnologie di evoluzione assistita ridisegnano il perimetro dell’innovazione genetica e saranno centrali nel futuro dell’agrifood.

Le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) stanno ridisegnando il perimetro dell’innovazione genetica in agricoltura. Più precise degli OGM e prive di DNA esogeno, sono al centro del dibattito regolatorio europeo.

Infatti lo scorso 9 aprile 2025 è partito l’iter che potrebbe modificare il regolamento UE 2017/625, mentre in Italia la sperimentazione in campo aperto è stata avviata sin dal 2023.

Il possibile divieto di brevettabilità delle piante TEA è tuttavia un tema dirimente nel futuro del settore e sul quale le aziende dell’agrifood e i centri di ricerca devono cominciare ad interrogarsi per tempo.

Infatti, dovranno essere opportunamente regolamentate tanto la strategia IP delle biotech quanto la gestione del know-how e dei dati genetici. 

D’altro canto, andranno studiati ed implementati modelli contrattuali funzionali al cosviluppo ed al licensing oltre che le modalità di organizzazione delle partnership pubblico-private e gli impatti sulla concreta operatività per le aziende del settore.

In questo contesto in rapida evoluzione, è fondamentale dotarsi di strumenti legali agili, aggiornati e orientati all’innovazione responsabile: solo così si può far fronte ad un ecosistema, quello dei TEA, in costruzione e nel quale il diritto può e deve essere parte.

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