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La nave Amerigo Vespucci e il modello italiano di comunicazione e partnership

Nave Amerigo Vespucci

La nave Amerigo Vespucci riparte da Singapore, promuovendo Made in Italy e innovazione. Il progetto valorizza la collaborazione tra imprese, istituzioni e ministeri, sottolineando l’importanza di fare sistema per competere sui mercati globali, attraverso strumenti giuridici come contratti di rete e joint venture.

La nave Amerigo Vespucci è ripartita da Singapore, ennesima tappa del suo tour mondiale. Lo splendido veliero, prestigioso emblema dell’Italia, ha fatto da catalizzatore per una serie di importanti iniziative sul nostro Paese e sul Made in Italy.

Accanto a Nave Vespucci è stato installato il Villaggio Italia, dove il MIMIT ha focalizzato le proprie attività su startup, imprese, Made in Italy, blue e space economy. Anche a Singapore si è svolto “Investire in Italia: dove l’innovazione incontra la tradizione”, seminario sull’attrazione degli investimenti esteri, organizzato dal MIMIT, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia.

È stata inoltre allestita la mostra “Italia Geniale”, in collaborazione con Difesa Servizi e ADI Design Museum, curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, che espone oltre cento pezzi iconici del design italiano. Sempre nella cornice del Villaggio Italia si è tenuto il Global Startup Program, promosso da MAECI e ICE, in collaborazione con MIMIT e CDP Venture Capital SGR, per rafforzare la presenza internazionale delle nostre imprese.

Come già avvenuto a Los Angeles e Tokyo, anche a Singapore si è svolta la conferenza su Blue & Space Economy, organizzata dal MIMIT in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Aeronautica e Marina Militare.

Il viaggio della Amerigo Vespucci non è soltanto un intelligente progetto di comunicazione imprenditoriale e di diplomazia culturale, ma anche un riuscito modello di partnership, da estendere nei più diversi ambiti.

Il tessuto imprenditoriale italiano, infatti, è costituito da migliaia di straordinarie PMI, ricche di innovazione e reputazione, che devono però competere sui mercati internazionali con grandi gruppi più strutturati e organizzati.

Per questo in Italia la capacità di fare sistema, con estrema concretezza e immediata efficacia, è una vera e propria necessità e urgenza per l’economia dell’intero Paese

Abbiamo a disposizione un ampio armamentario di strumenti giuridici per riuscire nell’intento: contratti di rete, joint venture contrattuali e societarie, consorzi di varia natura, etc.

Il successo dell’iniziativa della Amerigo Vespucci, che nasce da una efficace collaborazione tra imprese, e tra aziende e istituzioni, e tra più ministeri e strutture dello stato, ci dice che possiamo farcela.

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