Con l’art. 10, comma 1-bis del decreto legge 95/2025, il legislatore italiano interviene per adeguare la normativa nazionale alla recenti disposizioni europee, rinviando l’entrata in vigore di alcuni obblighi previsti dal D.lgs. 125/2024, attuativo della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
Resta confermato l’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità, a partire dagli esercizi 2024, per:
Rinvii previsti dal decreto:
Si precisa che la direttiva 2025/794, pubblicata in Gazzetta Ufficiale UE il 16 aprile 2025 ed entrata in vigore il 17 aprile, non modifica la platea delle imprese soggette alla CSRD, ma esclusivamente la tempistica. Eventuali revisioni sui criteri dimensionali sono oggetto di un separato iter legislativo europeo.
Dunque, il rinvio degli obblighi e la semplificazione degli standard ESRS rappresentano una finestra temporale strategica: le imprese hanno ora l’opportunità di organizzare processi più sostenibili in tempi ragionevoli. In ogni caso, va evidenziato che il nuovo scenario normativo non riduce l’importanza del percorso ESG, ma offre condizioni più favorevoli per affrontarlo in modo strutturato, accessibile e integrato nella governance aziendale.