L’allevamento rappresenta un’attività economica che accompagna l’Umanità sin dai suoi albori.
Già l’Uomo Neolitico allevava in domesticità alcune specie di animali e l’allevamento ha rivestito grande importanza presso quasi tutti i popoli dell’Antichità.
La nostra epoca, tuttavia, pone le attività zootecniche dinanzi a sfide inedite, presentando difficoltà nuove e largamente inesplorate.
Per i prossimi decenni, infatti, è previsto un forte aumento della richiesta di prodotti di origine animale, sia per le esigenze legate all’incremento demografico, sia per le mutate condizioni socio-economiche in varie aree del Pianeta.
Poiché non è possibile ampliare di molto la superficie destinata all’allevamento, i sistemi zootecnici dovranno rispondere sempre di più a criteri di efficienza produttiva.
L’allevamento, dunque, da comparto usualmente collegato a una idea di tradizione, oggi è diventato un terreno estremamente effervescente dal punto di vista dell’innovazione.
Il modello di innovazione adottato dall’Unione Europea e dall’Italia, peraltro, è nettamente improntato al paradigma della sostenibilità, nel segno del benessere degli animali e della qualità dei prodotti.
Questi obiettivi vengono perseguiti adottando soluzioni tecnologiche ad hoc, che configurano nel loro complesso il cosiddetto “allevamento di precisione”.
Dedico all’allevamento di precisione il mio articolo per “InnovAzione”, la rubrica mensile che ho il piacere di tenere sulla rivista Lanterna Web.
Nel pezzo cito diverse e avanzate applicazioni tecnologiche, che vanno dalla mungitura automatizzata alla sensoristica, dagli asportatori mobili di deiezioni ai sistemi di riconoscimento individuali.
Oggi, in buona sostanza, l’allevamento rispecchia in modo emblematico i tratti caratteristici dell’economia della complessità, che pone il comparto dinanzi alle sfide poste dal paradigma della sostenibilità.
Ha detto Italo Calvino, non senza ironia: “L’allevatore riesce a far coesistere la bontà verso l’animale e la previsione dell’arrosto nello stesso moto dell’animo”.
L’allevamento di precisione può essere la strada per conciliare incremento della produzione e rispetto per il benessere dei capi, equilibrio economico dell’impresa e impatto provocato sul pianeta.
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