Nel non semplice rapporto tra moda e sostenibilità occorre oggi tenere in evidenza una novità normativa di cruciale importanza: il regolamento sull’ecodesign.
Il 17 febbraio 2025, è in programma a Milano la presentazione della quarta edizione del M4CF – Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi. Si tratta di uno strumento di grande attualità, che monitora 28 aziende della filiera fashion, con 123.000 lavoratori e 34 miliardi di ricavi.
Dice Francesca Romana Rinaldi: “L’obiettivo è creare un ecosistema di circolarità, portandoci avanti senza aspettare di doverci adeguare alle norme”.
Dall’attività dell’M4CF emerge che le aziende stanno rivolgendo una particolare attenzione alle questioni derivanti dal regolamento ecodesign. Con il primo atto delegato – per la regolamentazione proprio del settore moda – ormai alle viste, le imprese stanno allo stato portando avanti sperimentazioni di varia natura.
Una ulteriore spinta, nell’implementazione di soluzioni innovative, arriverà nel comparto dalla EPR, la responsabilità estesa del produttore, già introdotta nel campo tessile ed in attesa di un decreto interministeriale ad hoc.
In questo quadro, sicuro rilievo avrà anche il DPP – Digital Product Passport, innovazione che le imprese dovranno necessariamente implementare entro il 2027. Al DPP è stato dedicato un interessante e specifico approfondimento: un sondaggio effettuato da Certilogo, una delle 28 aziende del M4CF, su un campione di 1.741 persone.
L’effetto principale di tale strumento, atto a trasferire ai consumatori informazioni che garantiscano la tracciabilità del prodotto e ne agevolino gli interventi di riparazione, sarà quello di rafforzare il legame tra brand e clienti: secondo il 71% dei rispondenti il dispositivo aumenterà la fiducia e secondo il 49% incrementerà la fedeltà ai marchi.