Il 23 luglio 2025, la Corte Internazionale di Giustizia ha pubblicato la sua Opinione Consultiva sugli obblighi degli Stati sul cambiamento climatico. La richiesta è stata avanzata da Vanuatu, isola del Pacifico minacciata dall’innalzamento del mare, con il sostegno di oltre 130 Paesi.
L’Assemblea Generale dell’ONU, nel 2023, ha chiesto alla Corte di chiarire: quali obblighi impone il diritto internazionale agli Stati per proteggere il clima dalle emissioni di gas serra; quali le conseguenze giuridiche per chi agisce o omette di agire causando danni ambientali significativi. Si tratta di una decisione epocale che chiarisce gli obblighi degli Stati nel prevenire i danni al sistema climatico e all’ambiente derivanti dalle emissioni antropiche di gas a effetto serra.
Con tale decisione, la Corte ha stabilito che gli Stati:
Inoltre, la Corte ha riconosciuto che:
Nel riaffermare la centralità dell’ambiente nell’agenda internazionale, la Corte ha quindi stabilito che la tutela del clima è un interesse fondamentale globale e che il diritto deve avere un ruolo decisivo nella risposta alla crisi climatica.
Questa pronuncia segue la sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite (sentenza 20381/2025 depositata il 21 luglio), che ha riconosciuto la giurisdizione dei tribunali ordinari in tema di danno da cambiamento climatico. Gli Stati, quindi, sono chiamati a intervenire sui modelli produttivi. Non a caso le misure europee – dal Green Deal al nuovo quadro normativo sulla rendicontazione – delineano un percorso chiaro e vincolante: il futuro dell’umanità passa per la sostenibilità.
Scarica l’Opinione Consultiva della Corte Internazionale di Giustizia.