Quando ancora non si parlava di responsabilità sociale, di governance etica o di tutela dell’ambiente, Adriano Olivetti aveva già delineato una nuova idea di impresa: un’impresa capace di produrre ricchezza senza mai tradire il rispetto per la dignità umana, la cultura, il territorio.
“𝘓𝘢 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘵𝘵𝘪, 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦𝘭𝘦𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭‘𝘶𝘰𝘮𝘰“, ricordava Olivetti.
Oggi, più che mai, questa visione diventa attuale. Le aziende non sono isole: sono parte di un ecosistema sociale e ambientale che contribuiscono a plasmare ogni giorno. Non basta più creare valore per gli azionisti: occorre creare valore per tutti gli stakeholder.
È qui che entra in gioco il ruolo fondamentale dei manager consapevoli e dei consulenti illuminati: professionisti capaci di guidare le imprese nella transizione verso modelli di sviluppo autenticamente sostenibili, dove la governance, l’impatto ambientale e il valore sociale non siano optional, ma parte integrante della strategia.