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Nuove misure Agcom contro il telemarketing e lo spoofing telefonico

Con il secondo intervento Agcom entrano in vigore nuovi obblighi per gli operatori contro spoofing e telemarketing illecito, rafforzando la tutela di trasparenza e privacy degli utenti

Il 19 novembre u.s. è entrato in vigore il secondo blocco di Agcom al cd. telemarketing selvaggio, in parte già avviato lo scorso agosto con Delibera n. 106/25/CONS, ma con esclusivo riferimento ai (falsi) numeri di rete fissa.

In questa seconda fase, in applicazione dell’art. 3.9 della Delibera, invece, gli operatori telefonici sono “chiamati” a filtrare e bloccare anche quei numeri mobili creati mediante il cd. spoofing, ovvero la tecnica che, modificando l’identità del chiamante (CLI), consente di generare numeri di cellulare del tutto identici a quelli italiani.

L’obiettivo che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed i maggiori operatori telefonici intendono perseguire è senz’altro quello di assicurare maggiore trasparenza nei confronti del cliente, i cui dati personali sono sempre più spesso oggetto di trattamenti illegittimi da parte di alcuni operatori telefonici e/o società di telemarketing, non sempre ad essi riconducibili, in quanto non giustificati da alcuna base giuridica ai sensi dell’art. 6 del GDPR.

Dal punto di vista della tutela della privacy, restano due al momento gli strumenti a disposizione dell’utente che non vuole ricevere chiamate indesiderate:

  1. esercitare il diritto di opposizione mediante iscrizione, che il Garante privacy suggerisce di ripetere periodicamente, al registro delle Opposizioni https://registrodelleopposizioni.it che annulla i consensi al telemarketing e alla cessione a terzi di dati personali, eventualmente rilasciati in precedenza per finalità promozionali;

  2. segnalare l’utenza sospetta al Garante stesso tramite il link dedicato https://servizi.gpdp.it/diritti/s/tel-indesiderate-scelta-auth

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